lunedì 29 luglio 2013

Windows 7 Crack,Attivazione windows 7 ita

Come attivare windows 7 // Crack windows 7 download // guida per attivazione windows 7
1. Scaricare da qui o qui l’archivio contenente i file da ripristinare per l’attivazione di Windows 7;
2. Riavviare il computer ed accedere a Seven in modalità provvisoria (premendo F8, ad esempio);
3. Recarsi nella cartella X:\Windows\System32\spp\tokens\pkeyconfig\ e sostituire il filepkeyconfig.xrm-ms presente con quello contenuto nell’archivio scaricato in precedenza;
4. Recarsi nella cartella X:\Windows\ServiceProfiles\NetworkService\AppData\Roaming\Microsoft\SoftwareProtectionPlatform\ e sostituire il file tokens.dat presente con quello contenuto nell’archivio scaricato in precedenza;
5. Riavviare il PC;
6. Effettuare la procedura di registrazione “ufficiale”, sfruttando il codice seriale fornito gratuitamente da Microsoft;
7. Godersi Windows 7!

sabato 27 luglio 2013

Google Chromecast

A San Francisco, il gigante di Mountain View ha calato un tris che difficilmente può non essere visto come un ennesimo affondo verso la grande rivale di Cupertino. Sundar Pichai, il capo della divisione Android e Chrome di Google, ha svelato i dettagli dell'atteso nuovo tablet Nexus 7 (prezzo di ingresso fissato a 229 dollari), illustrato le peculiarità delle nuova versione (la 4.3 Jelly Bean) del sistema operativo mobile e portato in vetrina un gadget indirizzato agli appassionati dell'intrattenimento domestico.
Cos'è Chromecast, questo il nome di battesimo del dispositivo, è un cosiddetto "dongle", una chiavetta con alimentazione via Usb e basata su una versione semplificata di Chrome OS che si collega alla porta Hdmi del televisore o di un monitor. Sfruttando la connessione Wi-Fi, permette di visualizzare sullo schermo, in modalità streaming, contenuti online di vario genere utilizzando un pc o un Mac (su cui è installato il browser Chrome) ed ovviamente anche il proprio tablet o smartphone, sia Android che iOs. Durante l'evento è stato mostrato per esempio come riprodurre sulla Tv un video di YouTube caricato da un telefonino Nexus 4 e il funzionamento dell'accessorio con un computer Windows. É stato spiegato inoltre come Chromecast possa interagire con diversi device passando facilmente da uno all'altro.Come funziona Tramite un apposito tasto sarà possibile avviare un filmato e controllarlo a piacimento impiegando il device mobile o il notebook come un telecomando, o se vogliamo in un vero e proprio hub per lo streaming da remoto. Filmati e video saranno prelevati direttamente dalla Rete e non dalla memoria del dispositivo, garantendo quindi una buona qualità della riproduzione (garantita anche con il device in stand-by) e non penalizzando l'autonomia della batteria. I contenuti a portata di dito sono inizialmente quelli di Netflix, YouTube, Google Play Movies & TV e Google Play Music. Altre applicazioni dovrebbero aggiungersi più avanti. Quanto costa La "new entry" di Google, questo va detto chiaramente, non è certo un'innovazione. Di "dongle" che trasformano un normale apparecchio televisivo in uno smart ce ne sono sul mercato già parecchi. Il fatto che lo commercializzi a prorpio marchio la compagnia californiana (Google ha già messo a disposizione degli sviluppatori il Software Developer Kit) e che, soprattutto, costi solo 35 dollari al pubblico (lo si potrà acquistare da subito sul Google Play Store e a breve da Amazon e Best Buy) ne fa un prodotto degno di attenzione. Anche se non è ancora chiaro quando, e se, il dispositivo verrà lanciato anche in Europa e su altri mercati extra Usa.
Quanto costa La "new entry" di Google, questo va detto chiaramente, non è certo un'innovazione. Di "dongle" che trasformano un normale apparecchio televisivo in uno smart ce ne sono sul mercato già parecchi. Il fatto che lo commercializzi a prorpio marchio la compagnia californiana (Google ha già messo a disposizione degli sviluppatori il Software Developer Kit) e che, soprattutto, costi solo 35 dollari al pubblico (lo si potrà acquistare da subito sul Google Play Store e a breve da Amazon e Best Buy) ne fa un prodotto degno di attenzione. Anche se non è ancora chiaro quando, e se, il dispositivo verrà lanciato anche in Europa e su altri mercati extra Usa.                                                                                                  Fonti:Ilsole24ore                          

iPhone Color: Tutte le novità

Il blog Phone Arena ha ricevuto dalla Cina alcuni documenti che mostrerebbero le caratteristiche tecniche del prossimo iPhone di fascia media, il cosiddetto iPhone color.
Secondo queste indiscrezioni esisterebbero due versioni dell’iPhone color, destinate a mercati diversi che utilizzano frequenze di trasmissione e protocolli di comunicazione 4G diversi, ma entrambe dotate di display da 4 pollici1 GB di RAM e connettività Bluetooth 4.0.
Le due versioni sarebbero identificate dai nome in codice Zenvo e Zagato/Bertone, che fanno perdere di credibilità a tutta la notizia, poiché non ci risulta che Apple abbia mai utilizzato nomi parlanti per le varie versioni di un prodotto, inoltre il nome Zenvo appartiene ad un’azienda danese che produce auto sportive, mentre Zagato e Bertone sono notoriamente due celebri carrozzieri italiani.
Ad ogni modo il modello denominato Zenvo sarebbe compatibile con le reti FDD 4G LTE e dotato di un processore dual core HP5 a 1.23 GHz prodotto da Samsung, mentre il modello Zagato/Bertone sarebbe compatibile con le reti TDD 4G LTE utilizzate in Cina e dotato di un processore HP6, del quale però non si conoscono il numero di core e la frequenza di clock.

Al di là della veridicità di queste indiscrezioni è assai probabile che il prossimo iPhone di fascia media utilizzi in tutto e per tutto lo stesso hardware dell’attuale iPhone 5, per cui non è piuttosto scontata l’adozione di un display da 4 pollici, di 1 GB di RAM e del Bluetooth 4.0. Per quanto riguarda il processore invece ci si aspetta che venga adottato l’Apple A6 attualmente montato sull’iPhone 5, mentre per i tagli di memoria potrebbe comparire anche una versione dotata di soli 8 GB di memoria.
Ad ogni modo anche questa fonte sostiene che la produzione dell’iPhone color sia già a pieno regime, per cui è probabile che presto conosceremo ulteriori dettagli.
                                                                                                                                                                                                    Fonti:MelaBlog

venerdì 26 luglio 2013

Problema nella Sim

C'è una falla, nelle SIM dei telefoni cellulari, che può consentire a chi la sfrutta di eseguire da remoto diverse operazioni sul telefonino, senza che il proprietario se ne accorga.
A scoprire la vulnerabilità, conducendo test per due anni su circa 1.000 telefoni in USA ed Europa, è stato il ricercatore tedesco Karsten Nohl, fondatore di Security Research Labs, il quale rivelerà i dettagli del proprio lavoro durante la prossima Black Hat Conference.
Il problema riguarda quelle SIM che si affidano al vecchio algoritmo di cifratura DES per crittografare i comandi OTA (come gli aggiornamenti software) ricevibili via SMS "silenziosi" (ossia non segnalati all'utente) e consegnati direttamente alla SIM.
Il povero DES ha colpa fino a un certo punto: è un algoritmo ormai superato e per lo più soppiantato da AES; il guaio è che troppe SIM ancora vi si affidano.
Si calcola che tra i 600 e i 750 milioni di SIM (circa una su otto) utilizzino DES e, per questo motivo, siano vulnerabili all'attacco scoperto da Nohl.
Per sfruttare la falla occorre inviare un SMS binario al dispositivo da colpire; nonostante il comando inviato in questo modo non venga eseguito se non adeguatamente firmato, il messaggio d'errore che la SIM in molti casi restituisce permette di risalire alla chiave DES a 56 bit utilizzata per crittografare questo tipo di comunicazioni.
A questo punto la porta è aperta: si può quindi inviare un SMS firmato nella maniera corretta e scaricare un'applet Java sulla SIM; in tal modo si possono inviare SMS, cambiare i numeri delle caselle vocali, richiedere la posizione del telefono e operare su diverse altre funzioni. Inoltre, se la macchina virtuale Java non è completamente sicura (come capita in molti casi) è possibile espandere il proprio raggio d'azione uscendo dalla sandbox in cui l'applet gira.
Nohl suggerisce tre sistemi per ridurre il pericolo: adoperare SIM migliori, dotate di sistemi di sicurezza più avanzati; avere su ogni dispositivo un firewall che sia in grado di bloccare gli SMS silenziosi provenienti da fonti non affidabili; un sistema di filtraggio degli SMS applicato a livello di rete, per impedire che soggetti non autorizzati si spaccino per qualcuno che non sono.
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                                                                                                                                                                                            Fonti:ZeusNews

Batteria Apple Nuovi Rimedi

In attesa delle più volte promessebatterie miracolose - piccolissime e in grado di tenere la carica per giorni - ilproblema dei consumi degli smartphone va pure affrontato in qualche modo.
Ne è ben consapevole Apple, che trova nella durata della batteria uno dei punti deboli dell'iPhone più spesso evidenziati: a fronte di una vasta ricchezza di funzioni, non riesce a garantire di poter arrivare serenamente a fine giornata.

Non si tratta di un problema che riguarda soltanto Apple, ovviamente. L'azienda di Cupertino ha deciso però di scegliere un approccio particolare, come testimonia uno degli ultimi brevetti registrati, dal titolo Power Management for Electronic Devices (ossia:Gestione Energetica per i Dispositivi Elettronici).
Il brevetto copre «un metodo per modificare una o più caratteristiche di un dispositivo elettronico mobile per ridurre il consumo di energia del dispositivo».
Per raggiungere tale obiettivo, il sistema di Apple "impara" le abitudini dell'utente e permette allo smartphone di intuire se la carica che gli rimane sarà sufficiente per il resto della giornata; in caso di risposta negativa, il dispositivo sarà in grado di disattivare alcune caratteristiche per prolungare la durata della batteria.

In uno smartphone vi sono diverse caratteristiche hardware - Wi-Fi, Bluetooth e via di seguito - che sono particolarmente affamate di energia; con questo sistema la disattivazione diventa automatica ma non in maniera "rigida": secondo le abitudini dell'utente.
Il dispositivo dotato della tecnologia qui brevettata si ricorda dei luoghi in cui viene solitamente ricaricato, sui periodi passati lontano dalla presa e sulle funzioni attivate in questi momenti: grazie a tutte queste informazioni diventa in grado in questo modo di fare delle previsioni accurate circa la propria autonomia.
Naturalmente non è dato sapere se e quando la tecnologia oggetto del brevetto arriverà mai a equipaggiare un dispositivo reale: è facile prevedere, tuttavia, che sarebbe la benvenuta.

                                                                                                                                           Fonti:ZeusNews

Motorola Moto X: le prima immagini

Il 1° agosto è stata confermata la presentazione ufficiale del nuovo motorola moto x,e da poco tempo è uscita nel web la foto ufficiale:

Le caratteristiche dovrebbero essere queste:

-CPU dual-core Qualcomm S4 Pro MSM8960DT 1.7GHz-GPU Adreno 320
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2 GB di RAM
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Display da 4.7 pollici con risoluzione di 720×1184 pixel4.7
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Fotocamera posteriore da 10.5 megapixel
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Fotocamera anteriore da 2.1 megapixel
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Android 4.2.2 Jelly Bean
-
16 GB di memoria interna
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NFC







giovedì 25 luglio 2013

Android 4.3 è ancora Jelly Bean


Il cambio di numerazione ma non di nome dovrebbe suggerire qualcosaAndroid 4.3, ancora Jelly Bean, non è una release rivoluzionaria, quanto piuttosto una evoluzione che guarda al futuro. Google sceglie di aggiungere alcune funzioni interessanti, soprattutto per gli addetti ai lavori, al suo OS: per essere certa che regga senza problemi le sfide dei prossimi mesi con l'affollarsi di iOS7, WinPhone, BB10 e la carica di Firefox OS, Tizen e Jolla sul mercato.
In virtù di questa scelta, la lista dei cambiamenti più significativi di Android 4.3 non è sconfinata: ci sono novità nel comparto grafico, in quello della gestione dei contenuti tramite DRM, nel profilo utente, ma il tutto si conclude in una manciata di righe. Tra i cambiamenti più significativi c'è senz'altro l'adozione di OpenGL ES 3.0, che permetterà agli sviluppatori di giochi di utilizzare queste estensioni durante la creazione delle loro opere garantendo un netto incremento degli effetti grafici: una scelta che pone Android all'avanguardia, e che susciterà l'interesse degli studios che potrebbero investire sulla piattaforma di Mountain View arricchendone l'appeal videoludico.
Altro fattore importante per l'introduzione di contenuti su Android è la nascita di un nuovoframework modulare per il DRM: mediante le API apposite gli sviluppatori potranno gestire più agevolmente protocolli di protezione per esempio dei filmati, potendo così includere materiali per i quali abbiano ottenuto licenza nella propria app. Un bel passo in avanti che apre prospettive interessanti per la fruizione di film e serie TV sugli apparecchi androidi, e non è un caso che Netflix abbia scelto questa release per portare anche i proprio contenuti video ad alta risoluzione sulla piattaforma.

Lato sicurezza, poi, è stato fatto molto: è di queste ore la notizia che sarebbero stati trovati in circolazione i primi esempi di codice scritto per sfruttare la ormai nota vulnerabilità di Android nota come "master key", e stando al vendor di sicurezza Symantec in Cina starebbero circolando i primi malware che carpiscono il codice IMEI del terminale e lo spediscono ai creatori del virus. Google sta comunque correndo ai ripari, e per non lasciare niente di intentato ha annunciato l'adozione di SELinux da questa release in avanti, in modo da ridurre la potenziale superficie esposta al rischio di attacco dell'OS mediante una più attenta gestione delle policy di autorizzazione per lo svolgimento di operazioni critiche sul terminale.


Rimangono solo un altro paio di novità da segnalare: una è la possibilità di interagine con il Centro Notifiche per, ad esempio, rispondere a un messaggio direttamente dall'avviso di ricevimento. Ancora, l'introduzione di Bluetooth Smart permetterà di interagire con i dispositivi a bassisimo consumo che si vanno diffondendo, e che potrebbero presto diventare d'uso comune attraverso le app per il fitness e la medicina. L'app della fotocamera è stata aggiornta a quella già vista su Galaxy S4 e HTC One in versione Google Play. Infine, sono stati migliorati e affinati gli strumenti di profilazione e telemetria delle app, così da poterne incremente l'efficienza e le prestazioni sulle diverse piattaforme.

I primi device a ricevere l'aggiornamento Android 4.3 saranno l'appena annunciato Nexus 7 e ovviamente gli altri prodotti della gamma Google experience: Nexus 4, Nexus 10, Galaxy Nexus. Gli aggiornamenti OTA sono in partenza, e dovrebbero comparire sugli schermi di tutto il mondo nelle prossime ore. Il resto dei dispositivi potrà essere aggiornato solo in seguito, quando i produttori e gli operatori decideranno se e come provvedre al loro aggiornamento.
Lato sicurezza, poi, è stato fatto molto: è di queste ore la notizia che sarebbero stati trovati in circolazione i primi esempi di codice scritto per sfruttare la ormai nota vulnerabilità di Android nota come "master key", e stando al vendor di sicurezza Symantec in Cina starebbero circolando i primi malware che carpiscono il codice IMEI del terminale e lo spediscono ai creatori del virus. Google sta comunque correndo ai ripari, e per non lasciare niente di intentato ha annunciato l'adozione di SELinux da questa release in avanti, in modo da ridurre la potenziale superficie esposta al rischio di attacco dell'OS mediante una più attenta gestione delle policy di autorizzazione per lo svolgimento di operazioni critiche sul terminale.
Rimangono solo un altro paio di novità da segnalare: una è la possibilità di interagine con il Centro Notifiche per, ad esempio, rispondere a un messaggio direttamente dall'avviso di ricevimento. Ancora, l'introduzione di Bluetooth Smart permetterà di interagire con i dispositivi a bassisimo consumo che si vanno diffondendo, e che potrebbero presto diventare d'uso comune attraverso le app per il fitness e la medicina. L'app della fotocamera è stata aggiornta a quella già vista su Galaxy S4 e HTC One in versione Google Play. Infine, sono stati migliorati e affinati gli strumenti di profilazione e telemetria delle app, così da poterne incremente l'efficienza e le prestazioni sulle diverse piattaforme.

I primi device a ricevere l'aggiornamento Android 4.3 saranno l'appena annunciato Nexus 7 e ovviamente gli altri prodotti della gamma Google experience: Nexus 4, Nexus 10, Galaxy Nexus. Gli aggiornamenti OTA sono in partenza, e dovrebbero comparire sugli schermi di tutto il mondo nelle prossime ore. Il resto dei dispositivi potrà essere aggiornato solo in seguito, quando i produttori e gli operatori decideranno se e come provvedre al loro aggiornamento.
Rimangono solo un altro paio di novità da segnalare: una è la possibilità di interagine con il Centro Notifiche per, ad esempio, rispondere a un messaggio direttamente dall'avviso di ricevimento. Ancora, l'introduzione di Bluetooth Smart permetterà di interagire con i dispositivi a bassisimo consumo che si vanno diffondendo, e che potrebbero presto diventare d'uso comune attraverso le app per il fitness e la medicina. L'app della fotocamera è stata aggiornta a quella già vista su Galaxy S4 e HTC One in versione Google Play. Infine, sono stati migliorati e affinati gli strumenti di profilazione e telemetria delle app, così da poterne incremente l'efficienza e le prestazioni sulle diverse piattaforme.
I primi device a ricevere l'aggiornamento Android 4.3 saranno l'appena annunciato Nexus 7 e ovviamente gli altri prodotti della gamma Google experience: Nexus 4, Nexus 10, Galaxy Nexus. Gli aggiornamenti OTA sono in partenza, e dovrebbero comparire sugli schermi di tutto il mondo nelle prossime ore. Il resto dei dispositivi potrà essere aggiornato solo in seguito, quando i produttori e gli operatori decideranno se e come provvedre al loro aggiornamento.
I primi device a ricevere l'aggiornamento Android 4.3 saranno l'appena annunciato Nexus 7 e ovviamente gli altri prodotti della gamma Google experience: Nexus 4, Nexus 10, Galaxy Nexus. Gli aggiornamenti OTA sono in partenza, e dovrebbero comparire sugli schermi di tutto il mondo nelle prossime ore. Il resto dei dispositivi potrà essere aggiornato solo in seguito, quando i produttori e gli operatori decideranno se e come provvedre al loro aggiornamento.




Un altro cambiamento interessante è l'introduzione di specifici profili utente con restrizioni: in altre parole, lo stesso tablet potrebbe ad esempio essere utilizzato da più utenti in momenti diversi della giornata, con specifiche restrizioni sull'utilizzo di servizi, acquisti, applicazioni che vanno oltre un semplice parental control. Google sta lavorando dalla versione 4.2 a questa funzionalità multi-utente, e la sta pian piano evolvendo per trasformarla in una feature in grado di attirare l'attenzione dei genitori e dei CTO d'azienda, in cerca di un prodotto capace di garantire una corretta configurazione dei tipi di attività consentiti sui device senza doversi complicare troppo la vita nella preparazione.

                                                                                     Fonti:PuntoInformatica


Nexus 7 Ecco qui le novità

Le indiscrezioni della vigilia sono state confermate. Arriva la seconda generazione di tablet Nexus 7 e ha debuttato una versione aggiornata di Android: è la 4.3 e conserva il nome Jelly Bean delle precedenti 4.1 e 4.2. Poi Google ha sorpreso con la chiavetta di Chromecast che nessuno aveva anticipato.
Con Android 4.3 sono accessibili i restricted profiles che abilitano configurazioni personalizzate. Ad esempio le attività commerciali possono adoperarli quando gli utenti devono consultare applicazioni software o il web. Aumenta la sicurezza con una procedura aggiornata nell'autenticazione di livello enterprise Eap oppure Phase.
Finora sono 50 miliardi i download di applicazioni software dalla vetrina del Play Store che taglia il traguardo di un milione di differenti app ospitate nei suoi scaffali digitali. Sbarca anche Google Play Games.
Pichai ha ricordato il rapido aumento di interesse degli utenti per i video distribuiti attraverso internet. E Chrome allarga i confini in modo da andare incontro alle esigenze del pubblico online. Gli utenti possono inviare i filmati dal browser ai televisori mediante un ponte digitale costruito attraverso Chromecast: è un piccolo dispositivo grande quanto una chiavetta.