Il nuovo Ipad

Trasparente, questa pare essere la parola d’ordine per i dispositivi mobili che verranno. L'azienda taiwanese Polytron ha ultimato un prototipo di smartphone totalmente trasparente. Al momento c'è solo l'hardware e alcune parti, come la SIM, la micro-SD e la batteria sono ben visibili tra gli strati di vetro. Eppure, Polytron intende portare presto sul mercato un apparecchio perfettamente funzionante, con tanto di software «invisibile». Non è la sola: secondo molti rumors anche il prossimo iPad, la versione numero 5, potrebbe essere trasparente. Qualcuno sul Web ha provato ad immaginarlo. 

INVISIBILE - In realtà, la società Polytron produce speciali vetri che in condizioni normali hanno l’aspetto di vetro opalino. Tuttavia, grazie alla particolare tecnologia sviluppata dentro i loro laboratori diventano trasparenti. L'azienda è nota soprattutto perché integra fili e cavi microscopici nel vetro senza che alla fine risultino visibili. Entro la fine dell’anno intende presentare un prototipo perfettamente funzionante, un po’ come quello futuristico visto usare sul grande schermo da Tony Stark in Iron Man. Ciò nonostante, rivela il portale tecnologico The Register, la società asiatica deve affrontare ancora alcuni problemi: molti componenti interni non possono essere prodotti privi di colorazione, quindi trasparenti. A cominciare dalle batterie al litio. Il materiale utilizzato per la struttura esterna è il grafene. Il prototipo ha un piccolo pannello touch al centro; i vari sensori e il processore sono posti ai bordi. 

IPAD - Altre aziende importanti stanno lavorando a dispositivi flessibili e trasparenti, come la società di telefonia giapponese NTT Docomo che, in collaborazione con Fujitsu, ha presentato qualche tempo fa il prototipo di schermo double face trasparente ed utilizzabile da entrambe le parti. Vero o presunto che sia, pure l'ultimo rumor che riguarda la Apple parla di un iPad in versione trasparente. Il designer Ricardo Afonso ha provato a immaginare l'ipotetico tablet «invisibile».
                           
                                                                                                                                                  (10/02/2012  www.corriere.it)

Posted in: